Più sicurezza alimentare grazie a una maggiore tutela dell’ambiente

Le crisi a breve e lungo termine come la guerra in Ucraina, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità stanno mettendo sotto pressione il sistema alimentare globale. Per risolvere i problemi servono soluzioni intelligenti. L’agricoltura biologica è una di queste.

Attualmente si produce cibo a sufficienza per tutta la popolazione mondiale. Ciononostante, una persona su dieci soffre ancora la fame. Da alcuni progetti internazionali di ricerca risulta che, proprio nelle regioni più povere, l’agricoltura biologica fornisce rendimenti per ettaro equivalenti a quelli dei metodi convenzionali, spesso è più redditizia e allo stesso tempo preserva le risorse naturali.[1]

Oltre alla mancanza di potere d’acquisto, i veri problemi sono in primo luogo: un terzo degli alimenti prodotti finisce inutilizzato nei rifiuti. Secondo: i campi fertili vengono usati in modi impropri per produrre carburante anziché cibo. E terzo: i cereali pregiati, il mais, la soia e gli oli commestibili vengono dati agli animali come foraggio, mentre milioni di persone soffrono la fame. Con la superficie necessaria per produrre una braciola di maiale si potrebbero ottenere cinque porzioni di soia biologica.

Niente produzioni a discapito di persone, animali e ambiente

La sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità vanno di pari passo:

  • Più sicurezza alimentare e resilienza grazie a sistemi sostenibili. L’agricoltura biologica lavora insieme alla natura, preserva le risorse ed è idonea alle generazioni future.
  • I rendimenti sono misurabili. Il biologico fornisce un contributo essenziale alla sicurezza alimentare, alla salute di esseri umani, animali e suolo, alla qualità dell’acqua, alla biodiversità e alla protezione climatica.
  • I consumatori vanno educati. Il consumo di prodotti animali e lo spreco alimentare hanno un forte impatto sull’impronta ecologica. La soluzione consiste nell’usare le risorse in modo efficiente: ridurre lo spreco (stop food waste), produrre più piante per l’uomo (feed no food) e meno prodotti di origine animale, che siano comunque ottenuti in modo sostenibile e utilizzati completamente (from nose to tail).
  • Commercio transfrontaliero sostenibile. La sicurezza alimentare è possibile solo grazie a relazioni commerciali affidabili e sostenibili. È un concetto che il conflitto in Ucraina ha reso ben evidente. Ed è un punto su cui occorre lavorare.
10 maggio 2022
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